Lo scorso 19 marzo 2010 il Governo ha approvato il Decreto Legge n. 87, attuato con il Decreto n. 40 del 6 aprile 2010, che prevede lo stanziamento di 300 milioni di euro in contributi per il sistema casa, la mobilità sostenibile, la sicurezza sul lavoro e l’efficienza energetica. Si tratta di una misura a sostegno dei consumi delle famiglie per i prodotti ad alta efficienza energetica, categoria che ha registrato un secco calo delle vendite a causa della crisi economica.
Per quanto riguarda il settore casa, oltre alla possibilità di detrarre il 55% delle spese di ristrutturazione per la riqualificazione energetica delle abitazioni, il decreto mette a disposizione 110 milioni di euro per l’acquisto di cucine componibili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica.
La riduzione per le cucine componibili riguarda il 10% del costo e può arrivare fino a un massimo di 1000 euro, mentre per gli elettrodomestici si parla di uno sconto del 20%, fino a un massimo di 500 euro. I contributi sono già disponibili dal 15 aprile 2010, e sono limitati: verranno erogati fino al 31 dicembre 2010, ma si bloccheranno una volta raggiunta la somma massima destinata al settore (60 milioni di euro per le cucine e 50 per gli elettrodomestici).
Tutti i cittadini possono accedere agli incentivi: basta chiedere al rivenditore di applicare lo sconto al momento dell’acquisto; il rivenditore deve verificare la disponibilità dei contributi contattando il call center di Poste Italiane; se sono ancora disponibili fondi, sull’acquisto verrà applicato lo sconto. In un secondo momento, il rivenditore potrà recuperare la somma scontata rivolgendosi agli sportelli delle Poste, ricordandosi di presentare la certificazione di smaltimento della cucina o degli elettrodomestici sostituiti, che il cliente gli deve aver fornito in sede d’acquisto.
Per ottenere gli incentivi, ogni cucina acquistata deve essere completa di almeno due elettrodomestici ad alta efficienza, a scelta tra un forno classe A, una lavastoviglie AAA, un frigorifero A+ o A++, oppure un piano di cottura con FSD (Flame Supervision Device), cioè dotato di un sensore che blocca l’erogazione di gas se la fiamma si spegne.
Non saranno ammessi allo sconto tutti gli elettrodomestici di classi energetiche differenti, né i mobili della cucina che non siano predisposti per la raccolta differenziata o che non rispettino la normativa sull’emissione di aldeide formica, una sostanza nociva che può generarsi dai pannelli a base di legno. I nuovi mobili dovranno inoltre essere muniti della scheda prodotto.
Gli elettrodomestici soggetti alla riduzione sono piani di cottura e forni elettrici (con un contributo massimo di 80 euro), stufe (100 euro), lavastoviglie (130 euro), scaldacqua a pompe di calore (400 euro) e cappe climatizzate (500 euro).