Per molto tempo, la celeberrima poltrona Frau è stata il pezzo d’arredamento di design per eccellenza. L’estro di architetti e designer di interni, però ci riserva molto di più. Curiosando qua e là, ho scovato alcune chicche da salotto: alcune spiccano per originalità, altre per funzionalità. In ogni caso, non ce le possiamo perdere.
Ci sono proposte davvero estrose, anche se di dubbia funzionalità in ambiente domestico, come la poltrona ‘Spun’ progettata dal creativo inglese Thomas Heatherwick per Magis. La sua forma è quella di una gigantesca trottola di legno, e suggerisce voglia di libertà e di scoperta, ma non sembra proprio adatta a un pisolino in salotto.
Brilla per estro, ma anche per comodità, ‘BlueBerry’s’, la seduta di Carlo Colombo per il nouvo marchio BYografia, presentato quest’anno al Milano Design Weekend. E’ realizzata con sfere di poliuretano, ABS e tessuto bielastico e riproduce un enorme mirtillo.
Da tenere d’occhio da vicino, anche le proposte di Ligne roset. Moltissimi modelli di poltroncine, divani componibili e pouf, per rendere unico l’arredamento del salotto. Splendide le linee ‘Togo’, ‘Ottoman 2010’, ‘Pumpkin’ e’ Confluence’, che fanno venire voglia di adagiarsi solo a guardare le foto.
La mia preferita in assoluto, però, è ‘Lost in sofa’. Un magnifico esemplare di seduta portaoggetti progettata dall’architetto giapponese Daisuke Motigi. Si tratta di una poltrona composta di cubi di panno, che integra le funzioni di un tavolino: tra un cubo e l’altro, infatti, si può infilare un libro, un cellulare, una rivista, una penna, il telecomando.
Insomma, tutto il mondo in una poltrona.